lunedì 17 ottobre 2011

LUGLIO 2011...IL VIAGGIO.




Inizia così questo viaggio, all'alba del ventisette di luglio, in una giornata stranamente e fortunatamente fresca.. Navigatore impostato, in dialetto veneziano, direzione Brennero!
La prima tappa a due passi dal confine austriaco in un autogrill con dei bagni accoglienti e profumati ci fa sperare in bene, con la "Vignette" appiccicata sul vetro e voglia di arrivare in terra teutonica.
I problemini arrivano ad Immst, dove l'autostrada si interrompe e ci si inerpica nella salita tra mucche e balle di fieno, tornanti e panorami splendidi, peccato che la discesa dal passo montano non sia altrettanto splendida: poveri freni, Mark sei stato un grande!!!
Il tempo passa, le bestemmie pure e finalmente appare il cartello Deutschland!; parecchio traffico, ma autostrade gratuite, Kraftwerk a palla e via così sino a Stuttgart al “Motelone” che ci liquiderà, ma la fortuna ci porterà al LaFertèHotel. In tram per andare in “Zentrum” nel tardo pomeriggio troviamo una donna “terronica” che attacca bottone con fare invadente, mentre in una profumeria un baldo gay vuole rifilare alla Eliana un campioncino in omaggio di profumo, ma il No che c'è in lei la fa rifiutare, finchè Mark accetta un “Police to be(or not to be)”!
Siamo così giunti alla mattina del ventotto luglio, direzione Rotterdam!!
Seguiamo la E35 che è una sorta di filo di Arianna che collega Germania ad Olanda; sarà un altro viaggio stancante, con gallette di mais e Maxibon da evitare di mangiare in “tedeschia” se possibile..
Dopo chilometri e chilometri, si arriva in territorio olandese e all'Eurohotel si ha il tempo di ripigliarsi, breakfast a parte. Che dire, Rotterdam è una città meravigliosa, un porto stupendo, una terra tranquilla ed accogliente. Insomma viva l'Olanda, la sua gente e le biciclette!
Ci sono dei personaggi e dei posti degni di essere ricordati ovvero un D.. C...!!! esclamato sul sagrato di una chiesa evangelica,
un cortese sordomuto con un cane che ci tiene proprio a darci delle informazioni,
dei turisti negri che non hanno fiducia nelle indicazioni stradali fornite loro e ce li ritroviamo in hotel prima di noi,
una colazione nel “From 10 to 3”, che rievoca il mondo di Alice in Wonderland e ancora...
un simpatico parcheggiatore pelato che ci fa un notevole sconto sul ticket, che ufficialmente è stato perso,
un rutto rumoroso proveniente alle spalle, per poi scoprire che è una ragazza.
Passiamo allo shopping, in un negozio di articoli casalinghi, con sguardi rapiti nell'area souvenir, una statuina fa una brutta fine e pure una pala di una girandola a forma di mulino a vento si spezza... Diciamo che è giunta l'ora di andare a mangiare un boccone... Si ordina un piatto orientale, arriva un panino e cosa fa il buon Mark? Se lo mangia! Peccato che è per l'olandese alle sue spalle che aspetta impaziente il cibo!
E arriviamo così alla sera del ventinove luglio dove si festeggia il 26° Zomercarnaval, carnevale caraibico pieno zeppo di “Duplo”....
Si riparte, nell'ultimo giorno di luglio, ma con già la voglia di tornare in quella perla europea...
Direzione Kinderdijk, letteralmente la città dei bambini e...dei mulini a vento! Dopo un cappuccino annacquato, passeggiate e tante foto, una triste notizia ci fa ripartire alla volta del Belgio e dopo essersi sistemati in un Best Western alla periferia di Bruxelles, ci dirigiamo con la metro verso Place Rogier e passeggiamo un po' per il caotico centro, chiedendo informazioni ad un disilluso belga-marocchino che conosce l'italiano e Venezia.. La cena in un Pizza Hut (mai più!) e di nuovo verso l'albergo, con tappa a “prendere” un simpatico souvenir in un cantiere di lavori stradali.
Si ritorna così verso casa con tappe varie in autogrill e all'Erdgas, pure nella periferia di Sindelfingen e che dire, alla prossima!!!