lunedì 23 novembre 2009

Venezieggiando...

POESIA BLU

Un viaggio in mare è sempre molto particolare,
ogni volta la sensazione provata è differente e unica.
Può sembrare banale, come il voler rendere poetica
una situazione, ma l’essenza del vivere è poesia.
Il lasciarsi trasportare dall’acqua è un viaggio
concreto, reale, ma vedere le onde fluttuare
porta molto spesso ad intraprendere
un viaggio sognante ed immaginario.
È proprio questo stato mentale a far rivivere
tanti momenti: l’essere sospesi nei pensieri.
Viaggiando in vaporetto, che siano dieci minuti o un’ora,
diretti a prendere un treno
alla caotica stazione Santa Lucia
oppure per una breve gita
alla deliziosa isola di San Servolo,
lo sguardo si sposta dall’osservare le espressioni
delle persone fino a raggiungere l’orizzonte,
verso le nuvole, verso l’infinito.
Si ripensa al passato, con malinconia o con rimpianto,
ci si proietta nel futuro, con speranza o con apprensione,
fino a quando un: - «Attenti al passo!…»
ci fa ripiombare nel presente e la vita riprende,
dall’imbarcadero, fino a chissà dove.
Ognuno di noi porta con se la propria storia
ed è come se i ricordi continuassero a vagare
insieme al vaporetto per essere poi trasportati
su qualche isoletta o addirittura, in mare aperto.
Tutto ciò può sembrare inverosimile,
ma l’immaginazione, anche quando varca
i livelli dell’improbabile,
può farci sognare.


..scritta in un periodo di, come posso definirli.., Artistici tentativi di scrittura..?
Beh, direi che la laguna veneziana ispira ad ogni forma di tentativo artistico..

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